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ARCHITETTO VINCENZO IZZO

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DEPAVING, CAMBIAMENTI CLIMATICI E QUALITÀ URBANA

28/11/2024 

Negli ultimi anni gli eventi climatici estremi si stanno verificando con sempre maggiore frequenza e intensità. Le immagini di città sommerse dall'acqua e di strade trasformate in fiumi che travolgono tutto ciò che incontrano, richiedono un immediato cambio di atteggiamento rispetto a pratiche ancora oggi attuate su gran parte del nostro territorio. Le città, in modo particolare, presentano aspetti di vulnerabilità rispetto ai fenomeni atmosferici che non possono più essere trascurati. Si parla ormai da decenni di rigenerazione e riqualificazione urbana, tuttavia, si continuano a mettere in pratica azioni contraddittorie che non trovano riscontro logico e tecnico rispetto a questi temi

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Una tra tutte riguarda l'impermeabilizzazione delle superfici causata dal ricorso generalizzato all'utilizzo dell'asfalto, delle pavimentazioni continue o delle pavimentazioni realizzate su supporti non drenanti come il calcestruzzo armato. Questo contribuisce in modo rilevante ai violenti fenomeni di scorrimento superficiale dell'acqua e di allagamento, origina azioni di ritiro del terreno, limita l'infiltrazione della pioggia impedendo alle falde di ricaricarsi, annulla la capacità di evaporazione e traspirazione del terreno. Una delle applicazioni pratiche che sta trovando sempre più riscontro, a fronte della necessità di fronteggiare questa problematica, è il depaving. Si tratta di un approccio finalizzato a ridurre le situazioni di impermeabilizzazione attraverso la rimozione dello strato che le causa, riportando la superficie alla sua condizione naturale con il contemporaneo inserimento della vegetazione più idonea al contesto. La conseguenza è un migliore drenaggio dell'acqua meteorica e un minor carico per il suo sistema di raccolta e smaltimento/riuso.

Il tema del depaving si lega in maniera conseguenziale ai temi della rinaturalizzazione e della alberatura urbana con tutte le implicazioni positive che questi comportano sul piano della qualità abitativa, dei benefici per la salute, della sicurezza e del risparmio economico ed energetico. Gli esperimenti di depavimentazione che già si stanno realizzando in moltissime città, sono di impulso a processi complessivi di riqualificazione che estendono il loro impatto positivo su ambiti più o meno ampi. La rimozione di porzioni di pavimentazione all'interno delle città contribuisce non solo a restituire permeabilità al suolo, ma consente di porre a dimora alberature con tutto il potenziale di benefici che questo comporta in termini di miglioramento del microclima, della qualità dell'aria e dell'estetica complessiva dei luoghi. 
 

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Molte aree delle nostre città, infatti, portano i segni, accumulati nel corso dei decenni, di scelte e consuetudini costruttive errate. Un po' ovunque, infatti, possiamo trovare estese superfici asfaltate o pavimentate (parcheggi, slarghi, vuoti urbani, cortili scolastici, ecc...) prive di vegetazione, “isole di calore” che alterano il microclima urbano, rendendo questi spazi pressoché invivibili in determinate ore del giorno, e condizionano negativamente l'efficienza energetica degli edifici circostanti con i costi che ne conseguono. Intervenire su queste porzioni di città, rimuovendo la pavimentazione esistente per lasciare spazio all'inserimento di superfici verdi e alberi o per sostituirla con pavimentazioni drenanti, avrebbe effetti moltiplicatori positivi ad ampio raggio e rappresenterebbe una risposta semplice e concreta a tutta una serie di esigenze. 
 

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 Si aumenterebbe la capacità di assorbimento dell'acqua piovana con i benefici che ne derivano, si conseguirebbe un risultato estetico di maggiore pregio, si rivaluterebbe il valore immobiliare delle aree riqualificate, si restituirebbero i luoghi a una migliore e più ampia fruizione, si innalzerebbero le condizioni di salubrità per gli abitanti. Come anticipato anche la sostituzione della pavimentazione impermeabile con pavimentazione drenante costituisce una valida soluzione in termini di sostenibilità. Molti spazi pubblici, ma anche tante strade urbane, a partire da quelle con carrabilità ridotta o leggera, potrebbero essere riqualificate con sistemi di pavimentazione che utilizzano masselli autobloccanti su sottofondo drenante, con vantaggi in termini di permeabilità, durevolezza, facilità manutentiva e qualità estetica.

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Nonostante gli evidenti vantaggi di questo tipo di approccio, in grado di conciliare la complessità delle tematiche ambientali, sociali, economiche con la pratica attuativa anche in piccola scala, nonostante il moltiplicarsi di segnali che indicano la necessità di un cambio di direzione, questi temi trovano ancora oggi scarso riscontro nelle politiche di pianificazione urbanistica e di gestione urbana. L'auspicio è che una maggiore divulgazione di questi argomenti possa favorire il dibattito pubblico e diffondere tra le persone una diversa sensibilità e una diversa cultura dell'abitare la Città, in linea con il crescente bisogno di assicurare una maggiore sostenibilità alle nostre azioni e di affrontare i temi ambientali con il dovuto grado di consapevolezza e di conoscenza, al di là di schemi ormai obsoleti e dei pregiudizi ideologici.

                                                     Vincenzo Izzo
 

(+39) 339.4808924

Architettura e Interior Design