Montesarchio (BN) 2016
L’idea portante del progetto, è stata quella di inserire una composizione architettonica, in grado di cogliere le peculiarità del paesaggio circostante facendo ricorso a continue suggestioni prospettiche. Nella struttura generale, l’intervento trae ispirazione dall’organizzazione dell’edilizia rurale tipica della zona, dove muri di cinta, volumi e spazi aperti si fondono e si susseguono per rispondere a precisi requisiti organizzativi e funzionali. L’immagine restituita varia secondo i punti di vista, presentandosi, alternativamente, aperta verso una corte o chiusa ed ermetica come a proteggersi rispetto all’esterno. Il senso di intimità e di apparente ritrosia dei volumi è alleggerito dalle continue variazioni di luci e ombre, generate dalle grandi facciate diversamente inclinate.
Il progetto prevede la realizzazione di spazi aperti sul giardino interno e non sulla strada, in modo da assicurare maggiore sicurezza. La soluzione consiste in due diversi corpi di fabbrica, uniti percettivamente da una serie di setti che separano gli ambiti ed i percorsi. Entrambi gli edifici sono caratterizzati da elementi architettonici quali piccole corti, ampi porticati e brise-soleil, che oltre a qualificare l'immagine complessiva, svolgono il ruolo di sistemi passivi ai fini del contenimento dei consumi energetici. Le scelte effettuate nel corso della progettazione, sono state caratterizzate dal costante riferimento a questo tema.
Un altro principio che ha guidato ogni decisione, è stato quello di potere avere un preciso controllo delle opere in fase d’esecuzione. Ogni parte è stata concepita per avere un elevato livello di semplificazione in opera, in modo da non creare pregiudizi o rallentamenti. Gli edifici poggiano su platee, isolate da vespai areati, realizzati con casseri autoportanti in plastica riciclata. Il sistema di riscaldamento è radiante a pavimento alimentato da una pompa di calore. Le strutture in cls sono armate con elementi reticolari in acciaio per consentire ampie luci senza interruzioni.
Le grandi superfici delle facciate, interamente bianche, nascondono una stratigrafia di materiali ed elementi, scelta accuratamente per conseguire la massima efficienza energetica e durabilità. I blocchi, scelti per realizzare la parte muraria dell’involucro, sono rettificati per ottenere una superficie perfettamente planare e maschiati tra loro per evitare dispersioni termiche.
Le vetrate sono disposte in maniera da avere il massimo soleggiamento invernale e, al contrario, una contenuta captazione estiva. Questa condizione permette di ottenere un importante apporto termico gratuito nei mesi freddi e limitare il surriscaldamento negli altri periodi dell’anno. Per assicurare l’apporto di luce e una vista suggestiva agli spazi più interni, è stato realizzato un cavedio vetrato in ognuno degli edifici.